Trattori e AgTech 4.0

Dopo essere stati presentati al Farm Progress Show 2016 lo scorso agosto, CNH Industrial porterà anche al SIMA di Parigi i due concept tractor a guida autonoma e semi-autonoma per il settore AgTech.

Trattori a guida autonoma

Auto Pilot Concept TractorSi tratta, come dicevo nel mio articolo di settembre, del Magnum CVX senza cabina di Case IH e il T8 NHDrive™ cabinato di New Holland, che offrono la possibilità di essere gestiti direttamente dall’agricoltore sul proprio tablet collegandosi alla dashboard di comando.

L’Innovation Group di CNH Industrial ha sviluppato con grande convinzione la pionieristica tecnologia del concept di trattore autonomo, al fine di aiutare agricoltori e aziende agricole a massimizzare produzione e produttività in modo sostenibile, grazie alla capacità di sfruttare al massimo le condizioni ideali del terreno e del clima, nonché la forza lavoro a disposizione. Questa tecnologia rappresenta il prossimo passo della Società in questa direzione e può portare a sviluppi molto interessanti per un futuro sostenibile e produttivo dell’agricoltura. (dal sito di CNH Industrial)

A novembre, durante il SIMA Innovation Awards 2017, i due trattori sono stati premiati con la medaglia d’argento dalla commissione dell’evento, insieme al trattore intelligente di John Deere. E’ un segnale forte sull’interesse che questo tipo di macchine stanno suscitando nel mondo agricolo, soprattutto in quei paesi con grandi spazi come USA ed Australia.

https://www.youtube.com/watch?v=UOrXiIByXgo

Il concept in AgTech

Come riportano numerose fonti, i due trattori sono ancora un ‘concept’, un prototipo, una dimostrazione che la guida autonoma può essere il futuro dell’agricoltura meccanizzata. I due trattori usano le coordinate GPS con cui delimitano il perimetro del campo; possono essere usati per seminare, piantare e coltivare, evitando eventuali ostacoli grazie ad un sistema di videocamere e radar.

Inoltre possono raccogliere dati da piante e terreno per arricchire le mappe digitali dell’appezzamento, aumentando così la conoscenza del suolo coltivato. I dati possono poi essere inviati ai server di gestione per una analisi puntuale di ogni zona di terreno.

Con la crescente urbanizzazione rurale degli USA, sempre più agricoltori si uniscono in consorzi.. […] Il 30% del grano della California non riesce ad essere raccolto a causa della scarsità di mano d’opera. Inoltre durante il periodo del raccolto, il tempo è estremamente variabile. Questi trattori autonomi permetterebbero una lavorazione in tutte le 24 ore, anche in momenti di condizioni climatiche critiche. (Matt Nielsen, marketing director per Autonomous Solutions Inc., in una intervista a Digital Trends)

La grandezza delle aziende

I prossimi passi saranno lo sviluppo della sensoristica e dei sistemi software di controllo, le tecniche di Data Analytics ed automazione dei processi ripetitivi.

Ovviamente questi macchinari da 400 cavalli saranno più facilmente utilizzabili in quei paesi dove gli appezzamenti hanno superfici rilevanti, come Australia e Stati Uniti. 

In Italia la dimensione media per azienda agricola è di 12 ettari, (in linea con la media europea),ma il 45% del totale possiede meno di 5 ettari (qui i dati Eurostat). Negli USA la dimensione media è di 160 ettari, e in Australia la media è oltre 200 ettari.

Sono naturalmente dati medi, visto che un centinaio di aziende australiane hanno superfici di oltre 500.000 ettari. I numeri di questi paesi sono di un ordine di grandezza superiori rispetto alle medie europee, e questo li rende certo più adatti ad utilizzare sistemi di questo tipo.

Sono USA ed Australia che riescono a dettare le regole del mercato e le modalità di sviluppo, è a queste regole e modalità che la Vecchia Europa si dovrà adeguare. Utilizzando ad esempio gli studi delle aziende tecnologiche (ricordiamo che CNH è italiana) per l’applicazione alla nostra realtà.

 

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