Vino e pagamenti digitali

La rivoluzione digitale non riguarda solo la tecnologia.

Riguarda l’educazione, il lavoro, il tempo libero, il commercio. È un traino per la trasformazione della società, in ogni parte del mondo.

Il vino è una parte imporante, di questa società, perché implica divertimento, stare insieme, andare in giro a visitare cantine, gustarsi un bicchiere con gli amici o stappare una bottiglia in un ristorante.

E tutte queste attività hanno bisogno di un sistema di pagamento.

Photo by Agê Barros on Unsplash

Nuovi sistemi di pagamento

La rivoluzione digitale sta trasformando il modo in cui conduciamo i nostri affari e creiamo nuovi lavori e nuovi sistemi e modelli di business. Pensate soltanto ai pagamenti digitali su Internet, quando fate la sottoscrizione mensile per Spotify o Netflix, o l’edizione online di un quotidiano.

Prima della transizione in digitale, dovevate inviare i vostri soldi, tramite una banca, ed aspettare un paio di giorni per la conferma e l’accensione dell’abbonamento.

Adesso per tutto questo ci basta un solo click, al massimo un paio.

Oggi posso acquistare una bottiglia di vino con la mia carta di credito direttamente all’azienda vinicola, e devo aspettare solo i tempi di trasporto e consegna, visto che ancora il vino lo bevo alla vecchia maniera.

Eppure, anche questo modo di pagare, ben presto potrebbe essere superato.

Le criptovalute sono usate sempre più frequentemente in tutto il mondo, e se precedentemente un truffatore poteva farla franca, queste e-money gli renderanno la vita molto, ma molto più complicata.

Date un’occhiata a questo video, preso dal TED Talk 2016 di Neha Narula (@neha), che spiega come funzionano monete e criptovalute.

Pensate al costo dei tassi di cambio tra $ ed €, ad esempio, o al fatto che non tutte le carte di credito vengono accettate in tutto il mondo.

Un freno per il business?

Quindi, i sistemi di pagamento possono essere un freno per gli affari, sia che produciate beni fisici o che eroghiate servizi. Quando visito Londra o Stoccolma, ad esempio, posso pagare con la mia carta di credito, ma i miei € sono cambiati in Sterline o Corone Svedesi, e questo cambio ha per me un costo.

Cambiare il modo di fare affari, di commerciare, storicamente ha sempre cambiato il modo in cui vengono scambiate le monete, ed ha addirittura modificato il tipo di monete usate, dai sacchi di sale, alle monete d’oro, alle transazioni bancarie.

La stessa tecnologia contactless che viene usata praticamente in tutte le carte di credito, viene utilizzata per i pagamenti tramite smartphone, i cosiddetti Mobile Payments; basta associare un borsellino elettronico ad una delle molte app come Apple Pay o Android Pay ed attivare la funzione NFC, Near Field Communication, del proprio smartphone.

Pagare il vino in fiera

A questo punto si può ‘strisciare’ lo smartphone sul lettore o, come recentemente è possibile, ai tornelli della metropolitana di Milano.

I Mobile Payment registrati in Italia nel 2017 hanno raggiunto la rispettabile cifra di 6,7 miliardi di euro, su un totale di 46 miliardi totali relativi ai pagamenti di tipo New Digital.

Un sistema comodo per acquistare le proprie bottiglie quando si va ad eventi, come al mercato dei vini di Sorgentedelvino a Piacenza, dove è possibile comprare il vino preferito dopo averlo assaggiato e parlato col produttore. 

E se proprio non vi fidate di questi sistemi, che siate un compratore o un produttore in fiera, esistono ottimi lettori di carte di credito che lavorano via rete dati LTE (e presto in 5G), o la ancora più comoda e Italiana Satispay.

Credo che anche chi si occupa di vino, dal produttore all’importatore, dovrà iniziare a fare i conti con la rivoluzione digitale dei sistemi di pagamento, se vuole restare al passo con i tempi.

Ed è un passo sempre più svelto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *